Commento del Direttore Generale ai rendimenti al 31.12.2024
29.01.2025
Il 2024 si chiude con un bilancio molto positivo per Laborfonds ed i suoi aderenti, a partire dai rendimenti delle linee finanziarie.
Nel 2024 si è andati infatti dal 2,63% netto della linea Garantita al 5,49% della Prudente Etica, al 5,57% della Bilanciata per finire con il 9,40% della Dinamica. Tutte le linee hanno inoltre superato il loro benchmark di riferimento (ed il tasso di rivalutazione del TFR, rimasto sotto il 2%).
Nel 2024 si è andati infatti dal 2,63% netto della linea Garantita al 5,49% della Prudente Etica, al 5,57% della Bilanciata per finire con il 9,40% della Dinamica. Tutte le linee hanno inoltre superato il loro benchmark di riferimento (ed il tasso di rivalutazione del TFR, rimasto sotto il 2%).
Colonne: valori MTD Month To Date - dall'inizio del mese
Il valore di ogni colonna prende in considerazione l'andamento del singolo mese. Es.: come ha reagito la linea Garantita nel mese di gennaio 2023? Come ha reagito nel mese di febbraio?
Linee: valori YTD Year To Date - dall'inizio dell'anno
Il valore delle linee prende in considerazione l'andamento "cumulato" della linea dall'inizio dell'anno. Es: considerando i mesi di gennaio, febbraio e marzo, qual è la situazione della Linea Dinamica?
Le protagoniste nel 2024 dei mercati finanziari globali sono state senza dubbio le banche centrali e l’inflazione. Le politiche monetarie della FED e della BCE hanno infatti dominato la scena, invertendo la rotta dopo la fase rialzista. La BCE – anticipando la FED - ha inaugurato a giugno la stagione dei tagli portandosi al 3% a fine anno; la FED ha seguito a settembre con un primo taglio di 50 punti base. L’inflazione, sebbene fortunatamente lontana dai picchi raggiunti negli anni precedenti, ha comunque mostrato una certa resilienza, specie negli USA.
Non deve essere sicuramente sottovalutato, inoltre, il peso avuto dalla situazione geopolitica: in particolare, il protrarsi del conflitto in Ucraina e gli scontri in Medio Oriente hanno continuato a influenzare i prezzi di energia e materie prime. La vittoria di Trump, oltre alle annunciate misure di sostegno all’economia, porta il possibile ritorno a politiche protezionistiche.
In questo quadro, i listini azionari – specie quelli USA, trainati dalle “magnifiche sette” dei settori tech – hanno riportato performance molto positive, continuando così la tendenza dell’anno precedente; sul versante obbligazionario, le scadenze brevi hanno beneficiato della riduzione dell’inflazione e dell’inizio della riduzione dei tassi da parte delle banche centrali, mentre quelle più lunghe hanno risentito del consolidamento della crescita, in particolare quella americana.
La soddisfazione per i dati dell’anno 2024 non può porre in secondo piano la regola aurea dell’investimento previdenziale: i risultati devono sempre essere valutati sul lungo periodo.
Cosa ci aspetta per il 2025?
Il consenso degli analisti è orientato verso la prosecuzione del ciclo economico positivo, con rendimenti obbligazionari a scadenza interessanti e prospettive di utili azionari in crescita.
Questo scenario tendenzialmente roseo è però necessariamente condizionato anche dalle ulteriori incognite del quadro geopolitico affacciatesi a fine 2024 e che proiettano qualche ombra di incertezza sull’anno appena iniziato.
Il principale tema di attenzione del 2025 sarà infatti la politica dell’amministrazione USA in materia fiscale e commerciale con le possibili ricadute in tema di stabilità dei prezzi. È oggi prevedibile che la FED rallenterà sulla strada dei tagli rispetto a quanto ipotizzato nel 2024 mentre la BCE dovrebbe proseguire verso l’obbiettivo dichiarato di una discesa al 2%. Al centro dell’attenzione sarà anche la situazione politica in Francia e Germania (dove a fine febbraio si terranno le elezioni): la fragilità politica dell’Eurozona potrebbe ritardare le risposte in caso di nuovi dazi USA. Sempre in tema di dazi, occorrerà vedere anche quali contromosse in sostegno alla propria economia potrebbero essere varate dal governo cinese. Al momento è quindi complicato per tutti fare previsioni attendibili, pur in un quadro sostanzialmente promettente.
Il 2024 non è stato un anno molto positivo solo sul versante delle performance delle linee: nel corso dell’anno, abbiamo accolto oltre 9.000 nuove/i aderenti (+20% rispetto al 2023), in particolare tra gli under 40, arrivando a oltre 141mila totali.
Nel corso del 2024, abbiamo inoltre superato la soglia psicologica di 4 miliardi di euro di masse in gestione, consolidando Laborfonds tra le principali realtà a livello nazionale.
Questi dati completano un quadro di grande soddisfazione: a nome di tutta la struttura, voglio quindi ringraziarvi di tutto cuore per la fiducia che continuate ad accordarci in misura crescente.
Stefano Pavesi
Direttore Generale
I dati delle linee in dettaglio
A cura della Funzione Finanza
LINEA GARANTITA
La linea Garantita ha ulteriormente migliorato le sue performance, registrando un rendimento netto del +0,25% nell'ultimo trimestre del 2024, tale per cui la performance complessiva netta da inizio anno si attesta a +2,63% netto, superiore al tasso di rivalutazione legale del TFR (1,93%).
Nel trimestre, il Comparto ha beneficiato principalmente dell'andamento positivo del segmento obbligazionario governativo italiano e dell'Area EMU, oltre che dell'obbligazionario societario Investment Grade: queste ultime rappresentano le asset class in cui il portafoglio è quasi totalmente investito.
LINEA PRUDENTE ETICA
Nel corso del quarto trimestre del 2024, la linea Prudente Etica ha registrato un rendimento netto positivo (+0,54%), superiore rispetto al benchmark di riferimento.
In termini di risultato, l’apporto maggiore nel trimestre è pervenuto prevalentemente dal segmento azionario extra-UE; tuttavia, anche l’asset class obbligazionaria governativa USA e dei Paesi Emergenti e quella corporate Investment Grade hanno consolidato ulteriormente i buoni risultati ottenuti, beneficiando delle politiche monetarie espansive avviate dai principali Istituti Centrali.
Con un rendimento netto di +5,49% da inizio anno, il Comparto conclude il 2024 sovraperformando il benchmark di riferimento (fermo a 4,99%). Nel corso dell'anno, le performance hanno tratto vantaggio dalla sovraesposizione rispetto al benchmark verso l'asset class azionaria e dalle scelte strategiche nell'ambito dell'obbligazionario governativo EMU e dei corporate Investment Grade.
LINEA BILANCIATA
Per quanto riguarda i mandati di gestione della linea Bilanciata, le performance trimestrali del mandato passivo sono state positive, oltre che superiori rispetto al parametro di riferimento. All’interno del mandato attivo, invece, l’apporto maggiore deriva dai segmenti azionario nordamericano e obbligazionario corporate Investment Grade; ciò ha consentito al Gestore di consolidare la performance annuale complessiva.
Infatti, il buon operato dei Gestori ha consentito di registrare un rendimento netto complessivo della Linea pari a +0,21% su base trimestrale; invece, il rendimento netto annuo complessivo della Linea si attesta a +5,57% (superiore al 5,21% del benchmark).
LINEA DINAMICA
Nonostante le fluttuazioni dei mercati finanziari nel mese di dicembre, la linea Dinamica ha dimostrato una notevole resilienza, registrando un rendimento trimestrale positivo di +0,99%, superiore rispetto all’Indice di riferimento. In questo contesto, il Gestore ha adottato delle strategie di Asset Allocation efficaci nel comparto azionario, con i titoli di rischio del Nord America tra le principali fonti di rendimento. La performance trimestrale è stata ulteriormente sostenuta dai contributi positivi provenienti dal segmento obbligazionario governativo USA e dai ritorni positivi degli investimenti in Materie Prime.
Da inizio anno, il portafoglio ha realizzato un rendimento netto di +9,40%, sovraperformando l’indice di riferimento (8,75%).