Vantaggi di Laborfonds

In pratica, i contributi versati nella previdenza complementare abbassano il tuo imponibile fiscale.

Se versi solo attraverso la busta paga, avrai un risparmio fiscale direttamente ogni mese; se fai versamenti volontari aggiuntivi, potrai dedurli in sede di dichiarazione dei redditi.

Anche i versamenti fatti sulla posizione di un fiscalmente a carico sono deducibili dal reddito in sede di dichiarazione dei redditi: il limite massimo complessivo resta sempre di 5.164,57 Euro (e non si moltiplica nel caso di soggetti fiscalmente a carico).

Per le persone che hanno cominciato il percorso lavorativo dopo il 1° gennaio 2007 il limite di deducibilità può essere più alto.

Se hai iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 2007 e nei primi cinque anni di partecipazione a un fondo pensione non hai sfruttato tutto il plafond di deducibilità di 5.165 Euro, potrai recuperare il plafond residuo nei 20 anni successivi (il limite di deducibilità annuo sale quindi a 7.747 Euro).

Al contrario, se “esci” dalla previdenza complementare – per esempio attraverso un riscatto totale della posizione – interrompi la maturazione dell’anzianità e se in futuro ti iscriverai di nuovo ad una forma pensionistica complementare ripartirai da zero.

Perché è importante occuparti della tua anzianità di partecipazione?

Più tempo passi nella previdenza complementare, minore sarà l’imposta applicata alla tua prestazione pensionistica. In che modo?

Alle prestazioni pensionistiche erogate in forma di capitale e rendita (ma anche ad alcuni riscatti, alle anticipazioni per spese sanitarie e alla R.I.T.A.) si applica una ritenuta di imposta (a titolo definitivo) con un’aliquota massima del 15%.

L’aliquota applicata dipende dall’anzianità maturata e, partendo dal 15%, diminuisce di uno 0,3% per ogni anno successivo al sedicesimo.

Facciamo degli esempi:

Se la mia anzianità di partecipazione è inferiore a 16 anni, l’aliquota applicata è del 15%.
Se la mia anzianità di partecipazione è superiore o uguale a 35 anni, l’aliquota applicata è del 9%.
Se la mia anzianità di partecipazione è di 20 anni, l’aliquota applicata è del 13,5% 

TFR in azienda o contribuzione al fondo pensione?

Il percorso nel fondo pensione è molto di più del solo accantonamento del TFR: è un progetto di risparmio.

In questo esempio, prendiamo in considerazione due lavoratrici: Maria e Paola.

Maria e Paola sono colleghe identiche, “gemelle diverse” con lo stesso livello retributivo (25.000 € lordi l’anno) e le stesse mansioni (CCNL del Commercio).

Paola non è iscritta alla previdenza complementare e tra il 2012 e il 2021 ha accantonato il suo TFR in azienda: alla fine di questi 10 anni, Paola ha accumulato 10 anni di TFR (17.275 Euro) che con le rivalutazioni ammonta ora a 18.900 Euro.

Quando l’azienda liquiderà il TFR a Paola, a questo importo verrà applicata la tassazione separata (a partire da un minimo del 23%).

Nello stesso lasso di tempo, dal 2012 al 2021, Maria è stata iscritta al Fondo Pensione Laborfonds, nella Linea Bilanciata. In questi anni ha versato nel Fondo 10 anni di TFR (17.275 Euro), 10 anni di contributi del datore di lavoro (3.875 Euro) e 10 anni di contribuzione a suo carico (1.375 Euro).

A fine percorso, la posizione Laborfonds di Maria ammonta a 27.500 Euro, che liquidati come prestazione pensionistica vedranno applicata una tassazione del 15%.

Trovi tutti i dettagli sulle regole fiscali dei contributi e degli investimenti nel Documento fiscale.

La simulazione proposta è calcolata prendendo in considerazione i valori di rivalutazione del TFR netti tra il 2012 e il 2021 e i valori quota della Linea Bilanciata al 31.12 di ogni anno preso in considerazione (2012-2021). È preso in considerazione per il calcolo del TFR il valore di RAL 25.000 Euro e per la contribuzione si fa riferimento al CCNL Commercio (contributo del datore di lavoro 1,55% della retribuzione utile al calcolo del TFR, contributo del lavoratore 0,55% della retribuzione utile al calcolo del TFR).

ATTENZIONE: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri.

Costi bassi rappresentano un grosso vantaggio per te, poiché possiamo offrirti condizioni economiche molto più favorevoli rispetto ad altre forme pensionistiche complementari proposte da banche e assicurazioni.

In questo grafico viene mostrata la media dei costi a carico dell’aderente nei fondi pensione negoziali come Laborfonds (linea più in basso), la media dei costi a carico degli aderenti di fondi pensione aperti (la linea centrale) e la media dei costi a carico degli aderenti di prodotti di tipo assicurativo, cd. PIP “nuovi” (la linea più in alto).

Non solo Laborfonds fa parte della categoria di fondi pensione – i negoziali – con costi minori, ma anche tra i fondi pensione negoziali mantiene costi competitivi pari o minori alla media nazionale.

Trovi questo grafico e tutte le informazioni sui costi che dovrai sostenere come aderente Laborfonds nella Scheda I Costi